Perchè il cane tira al guinzaglio?
Il tuo cane tira? Non riesce a camminare tranquillo al guinzaglio? Rischi di cadere ogni volta che lo porti fuori? Si agita molto quando vede altri cani?
Sappiamo che questo è un problema molto comune. Lo sapevi che addirittura il 73% dei cani ha un comportamento sregolato al guinzaglio?
Una soluzione esiste ed è importate che tu sappia fin da subito che non prevedere anni di educazione. E’ importante però capire bene come ragiona il cane per poterla applicare in modo efficace in tempi ragionevoli.
E’ decisamente rilassante infatti poter affrontare la passeggiata con il proprio cane sapendo che non darà strappi improvvisi al guinzaglio e che potrai portarlo anche in luoghi affollati senza dover mettere in conto grandi sudate per trattenerlo e brutte figure.
Se questa è la prospettiva che cerchi abbiamo preparato degli spunti molto interessanti che potrai applicare fin da subito nell’uso quotidiano del guinzaglio. Ti consigliamo di dedicare qualche minuto alla lettura dei prossimi capitoli e di farne subito tesoro data la loro importanza.
Se poi vorrai approfondire ulteriormente questo tema non perderti in particolare l’ultimo capitolo che ti aprirà una prospettiva a dir poco illuminante. Buona lettura e buon divertimento.
Indice
– La passeggiata vista dal cane
– Cosa rappresenta il guinzaglio per lui
– Il guinzaglio è uno strumento di comunicazione
– Come avere in pochi minuti molta meno tensione sul guinzaglio?
– I cani non fanno, ma imparano la passeggiata
– La corretta progressione della passeggiata
La passeggiata vista dal cane
Quando pensiamo ad una passeggiata immediatamente vi associamo una percezione positiva. Cosa potrebbe esserci di meglio infatti che uscire di casa, stare all’aria aperta incontrare persone o altri cani e impegnare il proprio tempo nelle azioni quotidiane che più ci piacciono? Prendere un caffè o un aperitivo, fare shopping, incontrare gli amici, sederci su una panchina a leggere, percorrere una strada di campagna in relax, ecc ecc.
Siamo quindi propensi a pensare che tutto questo valga anche per il nostro cane.
Dal suo punto di vista le stesse situazioni, soprattutto nelle primissime fasi della convivenza con noi (ad esempio da cucciolo) prevedono un elevato livello di competenza e autocontrollo. La maggior parte dei cani non è quindi nelle condizioni oggettive di sostenere le nostre aspettative in questi compiti.
Facciamo un esempio per essere più chiari.
Una semplice passeggiata in una via residenziale del nostro paese prevede che il nostro cane sappia che lungo la strada passeranno macchine, biciclette, motorini e non dovrà spaventarsi. Gli stiamo poi chiedendo di non saltare addosso ai passanti che incroceremo sul marciapiede o alle persone con cui ci fermeremo a dialogare. Ci aspettiamo che non reagisca all’abbaiare improvviso di cani che sbucheranno all’improvviso alle recinzione. Vogliamo che mantenga sempre la stessa andatura al nostro fianco per diversi minuti o addirittura un’ora. E questo dopo pochi giorni che è arrivato a casa nostra.
Abbiamo reso l’idea? Tutte queste sono vere e proprie richieste! Necessitano un livello di calma e autocontrollo medio-alto. Un cucciolo o un cane appena portato a casa non posseggono per definizione questi requisiti. Portandolo in passeggiata diamo quindi origine a un elevato livello di tensione emotiva che si traduce nel giro di pochissime esperienze in movimenti impulsivi che diventano veri e propri strattoni al guinzaglio. Molti cuccioli infatti all’inizio non tirano ma più li coinvolgiamo nella passeggiata senza una corretta “spiegazione” più arrivano a farlo con sempre maggiore forza.
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Cosa rappresenta il guinzaglio per il cane?
E’ di fatto una corda con cui lo teniamo legato a noi. Un animale che nasce libero non può avere nessuna percezione di come si possa utilizzare in modo corretto il guinzaglio. Quando un cane tira sta semplicemente cercando di utilizzare lo spazio in modo diverso da quello che ci potremmo aspettare. Dobbiamo partire dal presupposto che l’idea del cane di che cosa sia corretto fare una volta legato sia completamente diversa dalla nostra. Solo in questo modo riusciremo a dargli una possibilità di comprendere che pur essendo legati reciprocamente possiamo istituire una forma di comunicazione positiva basata non sulla forza utilizzata ma sull’intesa.
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Il guinzaglio è uno strumento di comunicazione
Molti proprietari si lamentano del fatto che il loro cane tira. Se chiedessimo agli stessi cani cosa fanno i loro proprietari al guinzaglio ci risponderebbero che tirano in continuazione.
Quella che potrebbe sembrare una battuta divertente ci deve far riflettere.
Senza rendercene conto infatti siamo noi i primi a mettere in tensione il guinzaglio accorciandolo fin da subito. Il guinzaglio è un vero e proprio strumento di “comunicazione” che riporta fisicamente al nostro cane il nostro stato d’animo. Le lo tieni corto e teso il tuo cane percepisce nervosismo e di certo non potrà rilassarsi e ragionare meglio in questa situazione. Viceversa mantenendolo un po’ più morbido percepirà una maggiore calma e rilassamento e questo è proprio ciò che serve per rendere massimo il suo apprendimento.
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Come avere in pochi minuti molta meno tensione sul guinzaglio?
Esiste un sistema comprovato per poter ridurre notevolmente la tensione sul guinzaglio. Ti diciamo fin d’ora che non si tratta di un rimedio miracoloso e che va associato ad altri accorgimenti ma potrai sperimentare velocemente con mano che abbasserà notevolmente la forza necessaria per trattenere il tuo cane.
Il punto di partenza è semplice. Devi evitare in tutti i modi di trattenere costantemente il cane e adottare invece quella che definiamo tensione elastica del guinzaglio. Significa che se il tuo cane tira devi ammortizzare questa sue energia per un tempo brevissimo (qualche frazione di secondo) con le mani (spesso solo con le dita) e poi allentare immediatamente questa tensione.
Sì hai capito bene! Devi smettere immediatamente di tirare dopo averlo corretto per un istante. In questo modo non sentendo più alcuna forza da parte tua smetterà velocemente di tirare molto. Se non lo hai mai provato prima saranno necessarie più tensioni elastiche consecutivamente.
Attenzione. Niente strattoni ma una gestione molto morbida del guinzaglio. Ricorda che tensione porta a tensione. Quindi se strattoni il guinzaglio il cane si agita e tira di più.
Sappiamo benissimo che mentre leggi queste righe stai pensando che sia impossibile. Stai anche pensando che forse con altri cani funziona ma con il tuo no perché sarà una sicura eccezione.
Capiamo benissimo la tua diffidenza perché abbiamo lavorato con migliaia di proprietari di cani di tutte le tipologie e sappiamo che tutti si sono rivelati molto scettici all’inizio. Poi hanno provato e hanno sperimentato l’efficacia di questo accorgimento.
Alla base c’è una semplice legge fisica. Ad una forza applicata ad un corpo deve sempre corrisponderne un’altra uguale ma di direzione contraria.
Per questo se trattieni con molta forza il tuo cane mentre tira l’unica cosa che potrà fare è contrastarti con una forza pari o addirittura superiore (quindi continuando a tirare).
Tutto chiaro?
Ci rendiamo conto che leggere questa spiegazione per alcuni non è sufficiente. Per questo abbiamo pensato a un webinar di spiegazione approfondita a cui puoi partecipare gratuitamente.
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I cani non fanno, ma imparano la passeggiata
Da quello che hai letto risulta chiaro come portare ogni giorno un cane in passeggiata senza avergli spiegato le basi non lo aiuta a farla in modo corretto. Si tratta di un vero e proprio percorso di apprendimento costituito da numerosi capitoli.
Ogni cane, fin da cucciolo, si aspetta che siamo noi a spiegargli le cose con il giusto tempo a disposizione e rispettando quella che si definisce progressione.
Attenzione però questo non significa portarlo subito in passeggiata. Anzi le prime giornate vanno dedicate a insegnargli l’uso del guinzaglio dentro le mura domestiche o al massimo in giardino. Ecco quindi come predisporre una prima base ben spiegata su cui il cane possa poi fondare tutte le richieste successive che ti verranno fatte al guinzaglio.
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La corretta progressione della passeggiata
È fondamentale che ciascuno di noi abbia chiaro a quale obiettivo vuole puntare nell’utilizzo del guinzaglio con il proprio cane. Che si tratti di condurlo in luoghi tranquilli tra i boschi o in pieno centro ad una città quello sarà il nostro obiettivo finale. Ma non può essere al contempo anche il nostro punto di partenza!
Dobbiamo iniziare in entrambi i casi da una sorta di Livello Zero. Vanno insegnate subito le basi ovvero:
– ridurre subito la tensione sul guinzaglio con le tecniche che ti abbiamo spiegato;
– aumento dell’attenzione spontanea del cane su di noi premiandola spesso;
Successivamente dobbiamo rendere questo apprendimento sempre più vicino alla realtà e all’obiettivo finale seguendo un aumento graduale della difficoltà e della durata della richiesta. Questo si definisce: Progressione.Partire da una base semplice per arrivare a un obiettivo complesso.
Questa modalità vale per tutti gli apprendimenti nel cane ma nella passeggiata è di vitale importanza. Proprio perché ci aspettiamo che il cane raggiunga un livello di calma e autocontrollo molto elevati. Dobbiamo ricordarci che questo processo, che coinvolge la sfera emotiva del cane, non può avvenire in pochi minuti ma necessita di settimane se impostato correttamente.
Ci sono moltissime cose interessanti da dire e da ricordare sulla passeggiata e sul modo corretto di insegnarla al cane. Se stai pensando che per il tuo cane sia già tardi perchè è già adulto sappi che i cani imparano ad ogni età. La cosa importante è usare un sistema chiaro e comprensibile.