È finita l’estate, la mia Joy, cane da pet therapy da ormai quattro anni, si è riposata a sufficienza ed ora è finalmente arrivato il momento di rimetterci all’opera con nuovi ed entusiasmanti progetti!
Joy è sempre felice di andare a lavoro. Per lei è un momento di esclusività, siamo io e lei, una relazione continua e profonda, uno dei pochi momenti in cui Lana, la mia cucciola di sei mesi, non accentra attenzioni e ruba carezze…
In questi momenti è Joy ad essere al centro della scena, ormai ha imparato bene i ritmi della seduta: ingresso, saluti, attività ludiche, spazzolamento e accarezzamento, saluto e appuntamento alla visita successiva.
Si muove, sotto la mia attenta,ma rilassata, conduzione, con sicurezza, spostandosi da una persona all’altra.
Lei percepisce e mi fa capire quando c’e’ bisogno di restare e di focalizzarci maggiormente su quella persona…io la osservo e le do fiducia.
Se Joy si sofferma di più su una persona un motivo c’è sempre.
Quando poi mi confronto con la responsabile del progetto lei, stupita, afferma quasi sempre : “ eh si! Oggi è proprio una brutta giornata per la Signora Elvira!”, oppure “ Joy ha ragione, Franco ieri sera ha ricevuto una brutta notizia”, o ancora “Maria questa notte non ha riposato bene”. Sembra incredibile, ma succede sempre così!
Un episodio che ricordo sempre con emozione, utile per far capire cosa accade durante le sedute, ci è accaduto pochi mesi fa in una casa di riposo.
Finito il giro iniziale dei saluti, l’educatrice stava intervenendo con un momento di stimolazione cognitiva e Joy stava riposando acciambellata sotto la mia sedia.
Improvvisamente si alza e mi fa capire di volersi avvicinare ad una signora che non l’aveva mai cercata prima.
Con il permesso dall’educatrice ci avviciniamo, joy le si propone scodinzolando e lei, per la prima volta, comincia ad accarezzarla e commossa comincia a ricordare vecchi ricordi legati alla sua cagnolina ormai scomparsa.
L’educatrice, visibilmente commossa, mi disse che la signora raramente parlava per più di pochi secondi e con Joy, invece, flussi di ricordi e parole le venivano naturali e spontanei.
Durante la verifica l’educatrice mi confidò di essere stata un po’ restia nei confronti delle attività assistite dall’animale, ma mi disse anche di aver cambiato decisamente opinione constatando la reale efficacia di questo tipo di azioni e interventi.
Un cane, con i suoi sensi sempre vigili, sa cogliere ogni minimo cambiamento nella persona e nel caso di Joy, grazie alla sua lunga esperienza in progetti di pet therapy, l’ha resa ancor più sensibile e recettiva agli stati d’animo di chi si trova davanti.
Saper condurre un cane da Pet Therapy, come ho sempre detto e mai mi stancherò di ripetere, significa prima di tutto conoscerlo alla perfezione.
Drizzare le orecchie in quel momento, fiutare più a lungo vicino a quella persona, muovere in modo più o meno energico la coda, cogliere in modo interessato alcuni rumori, sono solo alcuni dei segnali che un bravo conduttore deve imparare a leggere alla perfezione nel suo cane.
Se non c’è questa conoscenza il lavoro diventa doppiamente faticoso: per il cane, che non viene capito e potrebbe ritrovarsi in situazioni stressanti e stancanti, e per il conduttore, che non capisce perché il cane non risponde alle proprie indicazioni.
Joy ormai si può definire un cane esperto, insieme siamo una coppia. Quando siamo in seduta ci divertiamo. Non nascondo che oltre al divertimento c’è parecchia fatica. Sembra tutto semplice e spontaneo, ma un bravo conduttore sa che per il cane, infatti, mantenere l’attenzione durante tutto il periodo dell’intervento, richiede un notevole dispendio di energie.
La mia attenzione deve essere sempre sui segnali del mio cane per calibrare e scandire bene i ritmi e i tempi della seduta, ovviamente sempre coordinandomi con il responsabile del progetto.
Quello che dall’esterno può sembrare una semplice visita da parte di una cagnolina socievole e scodinzolante è, in realtà, il frutto di anni di osservazione, conoscenza e lavoro quotidiano sul campo.
Abbiamo di fronte quattro nuovi progetti da realizzare, tutti nell’ambito geriatrico. Uno appena iniziato presso la struttura Relaxxi di Noale con cui abbiamo già svolto, qualche mese fa, un altro progetto.
Portare benessere e un sorriso dà sempre grande soddisfazione, felicità e voglia di migliorarsi sempre di più!
Se vuoi saperne di più su come si opera in pet therapy o che potenzialità offre questa terapia di supporto scrivimi a pettherapy@ilcaneistruito.com
A presto
Dott. Alessandra Presicce
Operatrice Pet therapy professionista Aiuca
Dogsitter e Collaboratrice de Il Cane istruito