Ciao, oggi voglio parlarti di uno degli argomenti più interessanti in ambito cinofilo: la socializzazione tra cani.
Infatti, uno dei momenti che mette più in difficoltà coloro che hanno un cane è sicuramente quando il loro amico a 4 zampe si trova in presenza di altri cani e deve, in qualche modo, socializzare con loro.
Questo è una delle tematiche che più spesso ci troviamo ad affrontare con i proprietari, seconda solamente alla gestione della passeggiata.
Per un cane relazionarsi ai suoi simili è assolutamente istintivo, ma non per tutti allo stesso modo e con la stessa intensità.
Tanti pensano sia un vero piacere per il proprio cane incontrare numerosi cani di tipo diverso e passare lunghe ore in loro compagnia.
Sembra tutto molto semplice. Le frasi più comuni che si sentono nelle aree cani o in luoghi dove spesso si incontrano cani liberi sono: “ lascialo libero, loro si capiscono” oppure: “si divertono giocando tutto il tempo”, e non ultimo: “ strano che oggi sia così nervoso, non l’aveva mai fatto”.
Ebbene dobbiamo guardare un po più sotto la superficie. NON E’ TUTTO SEMPLICE COME SEMBRA
La socializzazione tra cani è un capitolo piuttosto articolato.
Non voglio elencarti tutte le sue sfaccettature, ma ti voglio dare alcuni input fondamentali per non fare errori dalle conseguenze spesso spiacevoli.
Innanzitutto per un cane socializzare non è un momento spensierato ma un vero lavoro. Proprio cosi. Sta incontrando un perfetto estraneo e in pochi minuti deve costruire una relazione rispettosa, sicura e collaborativa.
È come se entrando in un bar vedessi un estraneo e avessi pochi minuti per capire se è la persona giusta a cui affidare la tua casa, i tuoi affetti e il tuo conto in banca. Lo faresti in modo leggero e spensierato?
In secondo luogo i cani sono dei maniaci della sicurezza.
Se una relazione può essere conflittuale preferiscono evitarla a priori. Ti sei mai chiesto come mai alcuni cani ringhiano a distanza agli altri cani. Sei convinto che lo facciano perché vogliono aggredire l’altro e fargli del male? Non è affatto così!
Un cane ringhia vedendo un altro cane quando vuole che stia alla larga.
Il ringhio infatti è un avvertimento che serve ad EVITARE il morso. Se un cane fosse animato dall’idea di aggredire un altro cane lo farebbe avvicinare senza avvisarlo e lo attaccherebbe senza alcun preavviso.
Dunque se il tuo cane ringhia ad altri cani non vuol dire che sia un asociale. Sta comunicando i suoi timori o convinzioni. E’ fondamentale capire da dove derivano, come si sono consolidati nella mente del tuo cane.
Devi sapere che solo il 15% di tali episodi è attribuibile a problemi sociali di uno o entrambi i cani. La maggioranza delle situazioni di tensione tra cani è legata a:
- Esperienze di socializzazione mal eseguite
- Errata procedura di approccio tra cani
- Rapporto sociale non corretto tra cane e proprietario
- Tensione nella comunicazione cane proprietario
Hai capito bene. Mettere il tuo cane in situazioni di socializzazione mal realizzate lo può segnare negativamente a cambiare il suo approccio agli altri suoi simili.
Fargli fare MOLTA socializzazione non risolve nulla. Non è una questione di quantità ma di qualità.
Se le esperienze sociali non sono gestite in modo appropriato, ripeterle in numero elevato non le renderà più gradevoli. E questo vale in modo particolare per un cucciolo!
Se ci pensi è molto intuitivo come concetto. Se porti un bambino a giocare con altri bambini in un parco giochi dove tutti si prendono a botte o si offendono, più insisti a portarlo in quel luogo più quelle relazioni conflittuali faranno di lui un bambino aggressivo e scontroso. Il processo è identico anche nel cane, velocissimo nel cucciolo.
Come è possibile allora generare contatti sociali buoni e educativi per un cane?
La soluzione sta nel cambiare approccio. Cominciare a “selezionare” meglio i partner sociali, imparare a riconoscere i segnali comunicativi elementari dei cani e guidarli con modalità opportune nei loro contatti sociali.
Dato che il 99% degli approcci tra cani avviene in presenza dei rispettivi proprietari è bene sapere che ci sono comportamenti dei proprietari che possono viziare il buon esito del contatto.
Eccoti le 3 cose da non fare assolutamente nel creare approcci di socializzazione tra cani:
- Non tenere il guinzaglio teso e corto. Quando i cani si relazionano il 75% della loro comunicazione si basa su movimenti del corpo e posture che assumono dei significati ben precisi. Tenere il guinzaglio teso e corto modifica la postura del corpo del cane e la sua comunicazione diventa molto più ostile e minacciosa (irrigidire l’anteriore è un segnale di sfida nel linguaggio canino). Se sei convinto che tenere il guinzaglio teso ti aiuterà a tenere sotto controllo il tuo cane ti sbagli. Attraverso il guinzaglio percepira’ la tua tensione e insicurezza e sarà più propenso all’attacco verso l’altro cane.
- Non dare continue indicazioni verbali al cane. Molte persone sono convinte che un cane debba assumere posizioni obbligate mentre si relaziona ad un altro cane e per questo insiste nel dare comandi e indicazioni verbali al proprio cane. Questo comportamento mette fortemente sotto pressione il cane. Il livello di concentrazione di un cane mentre analizza il comportamento di chi gli sta davanti è molto elevato. Chiedergli di stare attento anche a noi può quindi risultare altamente controproducente per lui, per non dire dannoso.
- Non proporre giochi per favorire l’approccio. I cani all’inizio di una relazione si studiano a fondo e usano spesso una comunicazione provocatoria per scoprire la forza di carattere dell’altro cane ma cercano sempre di non entrare in conflitto in modo troppo diretto. Se un proprietario estrae un gioco come ad esempio una pallina cambia completamente la situazione perché a quel punto i due (o più) cani sono OBBLIGATI a definire in modo definitivo il loro confronto e una fase superficiale di conoscenza si trasforma improvvisamente in una sfida aperta. Se il rapporto tra i cani era teso si può trasformare in una lotta aperta. Tra cani che non si conoscono tra loro quindi mai estrarre giochi o stimolare giochi. Non stimolano l’approccio ma lo inaspriscono.
Se ti è capitato di vivere con il tuo cane un momento di questo tipo sai che non è stato per nulla piacevole e non vale davvero la pena di rischiare inutilmente
Questi sono alcuni consigli di base, ma che tutti possono applicare semplicemente. Se hai problematiche più complesse o domande che ti piacerebbe risolvere, contattami e troveremo la soluzione.
Sperando di esserti stato d’aiuto, ti do appuntamento al prossimo articolo.
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A presto
Dott.Federico Fiori – Fondatore de Il Cane Istruito
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